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I
racconti del cammello |
Punta Aquila |
Immancabile appuntamento con l’alba del nuovo anno e
relativo salto dei festeggiamenti di rito. Partito col solito vestiario
abbondante al seguito, usato quasi tutto. Accolto da una affascinante nebbia
al parcheggio di Alpe Colombino, tutto faceva presagire a spettacoli naturali
imponenti e così è stato. Il solito impagabile silenzio
lungo l’oscura camminata… il solito tappeto di stelle… cosa c’è di nuovo
quest’anno? Non si vede la città con i suoi
megawatt di luminaria! Come mai? La luna viene in aiuto e guardando
meglio nel buio, una immensa coltre sta coprendo tutta la pianura… bene! Sai
che foto? E così, anche quest’anno c’è stato
qualcosa di nuovo all’Aquila di Giaveno; oltre l’oceano bianco sotto di me,
un bel colore marroncino fino ai 2115 metri della croce… inquietante! Comunque così è se ci pare (e
anche se non ci pare). |
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Se ti sei incuriosito, |
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6 ore e mezza di assoluta
serenità? Un oceano di nuvole
mai visto prima? Un’interessante
scoperta: una bella traccia per evitare in gran parte l’orrendo terreno della
strada degli ex impianti? Pensare a una
macchinetta foto più seria per la parte notturna? Una cosa di sicuro
rimane: il ritorno alla realtà con il tuffo nella nebbia poco dopo aver
lasciato il parcheggio e un bel cielo grigio per tutto il resto del giorno, a
dimostrazione che ancora una volta l’Aquila ripaga lo sforzo. |
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